Le Torri
Autentici
monumenti devono considerarsi le Torri, muti testimoni per
lo più di un'epoca di lotte feroci, di lagrime e di
glorie. Di alcune si conserva appena qualche traccia o ricordo;
altre sfidano ancora i tempi, ora adibite ad altro uso pratico,
ora destinate ad una nuova valorizzazione ed alla pubblica
fruizione, a seguito di interventi restaurativi (in atto o
futuri) da parte delle Amministrazioni comunali.
La necessità della difesa fece sorgere le torri: da
esse si scrutava il mare e, al profilarsi delle galee piratesche,
si dava l'allarme e la popolazione si rinchiudeva in queste
costruzioni per difendersi. Torri rudi, ma solide; circolari
o quadrate; piccole o grandi.
Coloro che, per un motivo qualsiasi, si spingono verso il pendio di Monte Vico, possono ammirare un panorama suggestivo ed incomparabile: le colline di Lacco Ameno, dominate dall'Epomeo, il Fungo adagiato lì, in mezzo ad un mare azzurro e calmo, il contrafforte di Perrone in Casamicciola, la costa di Vivara e di Procida, la sagoma di Monte di Procida e di Capo Miseno, un orizzonte puro ed ampio.
Fra le altre torri si possono citare quella detta "Quattrocchi" in Piazza, la Torre di Nacera, Torone in contrada omonima.......
Verità o leggenda, si dice che il grande artista si fosse invaghito di Vittoria Colonna a tal punto da crearsi la possibilità, qui dimorando, di poter esserle vicino anche durante le sue permanenze ad Ischia. Essa sorse ad opera della famiglia dei Guevara, duchi di Bovino: un fortino privato di non facile accesso da parte degli Ischitani; classico modello di un palazzotto quattrocentesco, munito di comodità familiari, decorato di affreschi.
Dopo anni di desolante abbandono, la torre è stata sottoposta ai necessari lavori di restauro ed oggi anche questo monumento è ritornata a novella vita, come centro di manifestazioni e di incontri culturali.