Osservatorio geofisico
L'istituzione
di un OSSERVATORIO GEOFISICO sull'isola d'Ischia fu avviata
in forma privata, negli anni 1880/81, dal Padre Barnabita
Denza, utilizzando locali accessori della Chiesa parrocchiale
di Casamicciola, allora in Piazza Maio; di questo primo tentativo
non si hanno però notizie precise, forse perché
tutto l'arredamento andò perduto il 28 luglio 1883,
quando un sisma di notevole intensità sconvolse la
cittadina.
Esattamente all'indomani di tale evento lo Stato provvide
ad istituire con proprio decreto un osservatorio geofisico
(originariamente detto geodinamico), disponendo anche per
la costruzione di una adeguata sede di proprietà demaniale,
ubicata sull'amena collina della Sentinella (1885).
Poiché la costruzione si protraeva a lungo, si decise
di installare l'osservatorio a Porto d'Ischia, in un angolo
dell'antica Reggia (1888).
Direttore fu nominato il signor Giulio Grablovitz, triestino,
che diede sviluppo all'Osservatorio isolano. Nel 1898 lo Stato
dispose il ritorno a Casamicciola; tuttavia alcuni strumenti
furono lasciati in funzione anche a Porto d'Ischia, ove si
ebbe un successivo trasferimento delle funzioni di istituto
nel 1903.
Per oltre due decenni (1902 - 1923) furono compiuti rilievi
sismici ed osservazioni meteorologiche mai utilizzate in quel
tempo ai fini di ricerche climatologiche. Non si provvide
inoltre a rinnovare secondo le esigenze e i progressi tecnici
le relative attrezzature. Il 1923 il governo nazionale ne
decise la soppressione per ragioni economiche. Il mareografo
passò alle dipendenze di altri organi tecnici della
Città di Napoli, che ben presto se ne disinteressarono.
Si ricominciò a parlare dell'Osservatorio isolano dopo
il 1940. Ne propugnarono il ripristino e il potenziamento
il prof. Placido Ruggiero, ingegnere capo del servizio idrografico
del Genio Civile per la Campania, e il prof. Cristofaro Mennella,
che prese ad elaborare i dati raccolti dal Grablovitz e rimasti
per lungo tempo semplicemente come materiale di archivio,
traendone preziose conoscenze sulle caratteristiche climatiche
dell'isola. Vennero riattivati i locali demaniali di Casamicciola
e ripristinati alcuni strumenti.
I
due studiosi promossero anche la creazione di un Comitato,
formato da eminenti rappresentanti del mondo scientifico,
per portare avanti l'iniziativa di rilancio.
Si tenta un nuovo impulso
La prima riunione del Comitato si tenne il 15 febbario 1943
a Napoli, e in una relazione approvata all'unanimità
si legge:
- L'istituzione di un osservatorio geofisico in un territorio
che, come quello dell'isola d'Ischia, presenta tanto alto
interesse scientifico ed economico per le sue particolari
caratteristiche geo-morfo-idrologiche, è consigliabile,
anzi si impone, da più punti di vista.
Come ha prospettato a varie riprese in pubblicazioni sull'argomento
il dott. Cristofaro Mennella, un tale osservatorio dovrebbe
divenire il centro promotore, suscitatore, coordinatore di
studi locali atti a porre nella giusta evidenza tanti fattori
naturali, di cui alcuni passati inosservati e che invece possono
validamente concorrere alla più vasta valorizzazione
dell'isola.
L'osservatorio di cui si patrocina l'istituzione deve rappresentare
un centro di studi veramente attivo e non un platonico catalogatore
di dati magari già definiti, di osservazioni che lasciano
il tempo che trovano. -