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Questo
lavoro nasce nell’ambito de La Rassegna d’Ischia,
che ha come sottotitolo e quasi compendio degli obiettivi programmati
la dizione “periodico di ricerche e di temi turistici, politici,
culturali e sportivi”. «Nei 25 anni di pubblicazione –
scrive l’autore nella prefazione - abbiamo avuto così
modo di imbatterci in una notevole serie di scritti concernenti l’isola
d’Ischia, dagli autori antichi classici, greci e latini, a quelli
a noi più vicini, attraverso un percorso ricco di titoli e di
interventi, come già dimostra la Bibliografia isclana di Pietro
Serra che pur si ferma al 1966. E il periodo successivo si caratterizza
ancora con un’abbondante messe di opere letterarie, storiche,
poetiche, oltre gli studi più specificamente legati alle nuove
scoperte archeologiche, che a volte portano anche a rivedere e correggere
questioni e vicende non sempre ben interpretate nei tempi addietro.
Molti hanno “scavato” negli archivi e nelle biblioteche,
dove c’è la storia autentica della nostra isola, come
di ogni paese e contrada. Anche in vecchie case abbattute per essere
ricostruite sono stati spesso ritrovati reperti e testimonianze che
una mentalità diversa da un recente passato ha portato in qualche
occasione a non distruggere, ma piuttosto a valorizzare e trasmettere
al futuro. Né va dimenticata la continua presenza di testate
giornalistiche (tant’è che oggi si pubblica anche un affermato
quotidiano: Il Golfo) che scandiscono e trasmettono in modo più dettagliato
fatti ed eventi della vita e della storia dell’isola, così che
questi possono essere sempre ritrovati e ricordati in tutta la loro
reale vivezza, e non soltanto come echi di chi li ha sentito ed appreso
da altri.
I 25 anni de La Rassegna d’Ischia ci hanno quindi offerto il
maggior impulso a dare inizio ad una catalogazione di voci, di personaggi,
di avvenimenti su cui è rimasta legata la memoria, scritta o
solo orale. Un buon supporto hanno fornito i materiali cartacei (libri
e giornali) raccolti e custoditi di anno in anno e rimessi fuori con
fatica da vecchi ripostigli e rispogliati pagina su pagina.
Che cosa non rappresenta e non vuole essere questo lavoro? Certamente
la pienezza di un contenuto vasto e vario, che poteva forse essere
tentata soltanto attraverso l’apporto di una équipe redazionale
nella fase di ricerca e di assemblaggio. Un impegno, quindi, ad una
sola mano, comporta circostanze negative che è facile comprendere
e che possono gravare pesantemente sull’efficacia e consistenza
dei risultati. Balza evidente la considerazione che troppe saranno
le manchevolezze e le dimenticanze, alle quali è probabile che
si attribuirà la maggiore attenzione. Ma va precisato e ribadito
ancora che alla base non vi sono mai una scelta di merito e una valutazione
preventiva o preconcetta di ciò che è
presente o assente. Come già detto, tutto quanto proposto è
stato tratto da testi scritti, tranne qualche esperienza personale.
Altre fonti non erano nelle nostre possibilità né le
abbiamo cercato, specialmente nelle istituzioni pubbliche, ricordando
come siano rimaste spesso prive di riscontro, positivo o negativo,
alcune richieste legate all’attività giornalistica.
Le annotazioni dei personaggi citati sono state spesso tratte dai libri
di loro pubblicazione o da citazioni riportate in altri testi; la lunghezza
di una voce rispetto ad un’altra non implica e non presuppone
un giudizio di valore, come anche deve intendersi rispetto a quelle
(e sono senz’altro molte) che non trovano qui riscontro.
Ci sono, quindi, dei limiti che ci siamo imposti e dei limiti involontari
ma legati ad ogni iniziativa che si intraprende. I primi riguardano
alcuni settori, pur di certo importanti, della vita e della storia
isolana, che sono trattati soltanto molto marginalmente e presi in
considerazione unicamente in qualche loro situazione generale. E ci
riferiamo per esempio allo sport ed alla politica nei loro aspetti
specifici e significativi, i cui momenti, per quanto concerne gli anni
1950-2000, sono stati pur direttamente conosciuti e vissuti per esperienze
giornalistiche».
In appendice sono riportati dati riguardanti le amministrazioni comunali
dal 1946 ad oggi (pur con qualche lacuna). Completano il lavoro una
serie di titoli della cultura isolana (che assumono anche valore di
bibliografia delle nostre ricerche) e di cataloghi di mostre, nonché
una indicazione di articoli a livello nazionale e locale che sono stati
scritti sull’isola d’Ischia (Prefazione
dell'autore).
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