Letteratura termale (1)

di Raffaele Castagna

«Il posto tenuto nei secoli passati dall'Isola Verde nel campo delle applicazioni delle acque medicamentose è di quelli che sono atti a conferire un titolo d'onore nonché il vantaggio inestimabile della vetustà della tradizione. L'antichità classica invero non ha lasciato molte testimonianze concrete al riguardo, a causa di fenomeni litosferici profondamente modificatori dei manufatti e delle opere murarie, ma non sono di poco conto, nondimeno, gli accenni e i riferimenti storiografici che vi si riferiscono. Tuttavia l'aureo '500 segna anche per questa terra così pregna di risorse salutari un'epoca di rigogliosa fioritura degli stessi studi che ognora vi sono stati dedicati» (1).
Nel 1519 Giovanni Elisio pubblicò una breve descrizione dei bagni di tutta la Campania, con una appendice riguardante Li bagni anexi de la insula de hiscla dicta enaria (2).
Ai bagni d'Ischia volsero poi la loro attenzione e ne riferirono nei loro trattati, sia pur brevemente in vari casi: Giovanni Villani / 1522 (3) - Reiner Solenander / 1558 (4) - Giovan Francesco Lombardo / 1559 (5) - Gabriello Falloppio / 1564 (6) - Andrea Baccio / 1571 (7).
Ma l'opera più sostanziosa e più dettagliata sui bagni d'Ischia, che costituisce anche il primo e più autentico trattato di idrologia medica, comparve nel 1588 con la prima edizione del libro di Giulio Iasolino che sul frontespizio ha le seguenti citazioni:

De rimedi naturali che sono nell'isola di Pithecusa, hoggi detta Ischia
Libri due di Giulio Iasolino filosofo e medico in Napoli
Nelli quali si dimostrano molti rimedi naturali, dal detto autore nuovamente ritrovati,
oltre quelli che lasciarono scritti gli antichi.
Con molte esperienze et historie dal medesimo osservate.
In Napoli Appresso Gioseppe Cacchij - M.D.LXXXVIII


La figura, l'attività e l'opera di Giulio Iasolino (1538 - 1622), calabrese di nascita e napoletano di elezione e di cultura, sono state illustrate da Paolo Buchner (8) in una biografia edita nel 1958 a cura del Centro Studi e Ricerche delle Terme Radioattive Regina Isabella e S. Restituta di Lacco Ameno (edizione fuori commercio). «Il mio interesse per Giulio Iasolino - scrive Paolo Buchner - deriva dalla parte importantissima che questi ebbe nella storia dei bagni d'Ischia. Ancora oggi egli è ricordato nell'isola e nella letteratura locale come quello che li fece nuovamente risorgere».
Concepito in latino, Iasolino fu continuamente sollecitato a volgere e a pubblicare in versione italiana il trattato (circa 300 pagine), affinché non restasse accessibile soltanto ad una ristretta schiera di persone. D'altra parte ciò veniva incontro appunto al suo obiettivo, e cioè la «comune utilità del Mondo».
Punto di partenza devono considerarsi senz'altro i riferimenti precedenti sui bagni d'Ischia, ma l'autore poi va ben oltre tali citazioni, in virtù della sua attività di medico e soprattutto di nuove e dirette esperienze: «... ogni anno vado visitando questi bagni d'Ischia, vedendo diligentemente i luoghi, et esaminandovi tutte le miniere, et le cave et finalmente con il maggior giudizio, che posso, osservando i varii et stupendi effetti, et utilità che operano ne' corpi ammalati et nei sani, et dopo moltissime fatiche, che ho preso nel navigare questo mare, facendo poco conto de' pericoli che correvo de' corsari, parve cosa degna, sì conveniente a me et agli amici miei, che io ancora ne dicessi il parer mio» (9). E in altro passo: «Quasi ogni giorno andiamo con molte fatiche et pericoli penetrando le spelonche e caverne oscure di quell'Isola, e girando intorno tutto quel tratto di mare per non lasciare cosa alcuna indietro».
I bagni d'Ischia all'epoca erano talmente trascurati «che il loro abbandono - scrive il biografo Buchner - impressionò lo Iasolino non meno che l'abbondanza di tanti rimedi non usati. Specialmente l'acqua del Gurgitello, famosa già nel medioevo e dall'Elisio chiamata preciosissimum balneum, era allora quasi impraticabile e l'edificio che avrebbe dovuto difenderla dalle intemperie piuttosto in rovina. Malgrado ciò il Nostro cominciò immediatamente a mandare i suoi clienti all'isola. Fra questi c'era anche Geronima Colonna, che Giulio Iasolino liberò colla cura del Gurgitello d'un male assai ostinato che gli altri medici avevano combattuto invano colle acque della terraferma. Non è perciò da meravigliarsi che contasse fra i primi che erano pronti ad aiutare lo Iasolino nel suo desiderio di restaurare almeno queste terme più importanti. Con cento scudi provvide alle principali spese, ma anche i signori d'Avalos del Castello e diversi altri gentiluomini che dovevano la loro salute a queste acque contribuirono. In modo speciale s'interessò Fabio Polverino, il vescovo dell'isola, che non soltanto versò del denaro, ma sorvegliò i lavori, affinché il piccolo stabilimento fosse restituito all'antica perfezione» (10).
Iasolino nel complesso enumera 35 bagni,19 sudatori e 5 arene calde: alcuni già frequentati e menzionati in tempi precedenti, altri portati alla luce o sottratti a rovina attraverso la propria attività di ricerca e di salvaguardia. «Per la prima volta appare l'impressionante ricchezza di acque calde e fumarole, e risultano più chiaramente le diverse zone termali e la prevalenza delle sorgenti nelle immediate vicinanze del mare» (11).
Di molti bagni oggi resta soltanto il ricordo, specialmente di quelli che si trovavano lungo le coste e che sono stati sommersi poi dal mare. Ma altri, e forse i più noti e più frequentati anche nei secoli passati, hanno costituito e costituiscono precisi punti di riferimento nell'uso curativo e, con la realizzazione di strutture sempre più adeguate e moderne, nello sviluppo di questo settore della medicina che è in fase di costante attenzione, considerata l'importanza assunta dal termalismo, anche come potere di prevenzione per certi malanni.
L'opera di Giulio Iasolino si divide in due libri:
- Nel primo si ragiona dell'antichità d'Ischia e si dimostra con l'autorità di antichi scrittori, greci e latini, quanto siano stati i bagni di quest'isola appresso loro in uso comune e celebratissimi; il che viene confermato con l'autorità di Elisio, Falloppio, Solenandro, Lombardo, Baccio. Sono descritti i luoghi dell'isola, le regole universali per avvicinarsi ai bagni....
- Nel secondo libro si ragiona in modo particolareggiato di tutti i bagni, arene e sudatori, delle esperienze fatte con i rimedi usati dall'autore e di storie particolari. Di ciascuna acqua sono considerate le proprietà chimiche e fisiche e sono indicati gli scopi per i quali possono essere utilizzate a vantaggio degli infermi.
Non è trascurato l'aspetto decorativo e ornamentale del corpo, specialmente per rendere bella la pelle e levarne tutte le macchie. A proposito del bagno di Fontana (tale sorgente insieme con quella di Fornello alimenta lo stabilimento comunale di Ischia) Iasolino scrive che le sue acque «mondificano e nettano tutta la cute, ò vero pelle, le gengive, i denti e tutte le parti della bocca. Fanno li capelli belli, e adornano e abbelliscono tutte le altre parti del corpo humano di maniera che non solo si stimano come bagni, ma ancora come luoghi di piacere e spasso, delitiosi in modo che per questa ragione si potrebbero ragionevolmente chiamare bagni di decorazione» (12).

1 Cristofaro Mennella: L'isola d'lschia sul piano del termalismo e della climatologia - in L'Isola Verde, numero unico, 1954.
2 Giovanni Elisio - Succincta instauratio de Balneis totius Campaniae Ioannis Elisij medici neapolitani cum libello contra malos medicos Serenissimo principi bisiniani directa. Item Elisianum auxilium in horribili flagellum morbi Gallici, contra non nullos Barbaros ac volgares Empiricos. In appendice: Rubriche de li bagne anexi scilicet de la insula de hiscla dicta enaria. - Napoli, 1519. Il testo sui bagni d'Ischia venne poi aggiunto al De Rimedi naturali di Giulio Iasolino, edizione 1689.
3 Giovanni Villani - Trattato utilissimo de li bagni Neapolitani et de Puzolo et de Ischia, pubblicato in varie occasioni ed unito ad altri testi del Villani.
4 Reiner Solenander - De caloris fontium medicatorum causa, eorumque temperatione libri duo, et Philosophis et Medicis perutiles.
5 Giovan Francesco Lombardo - Synopsis auctorum omnium, qui hactenus de balneis, aliisque miraculis Puteolanis scripserunt, adjectis ad loca obscuriora non inutilibus scholiis. Accesserunt Balnea Aenariarum ex Elisio medico Neapolitano. Vi è divulgato il testo dell'Elisio che riguarda i bagni di Pozzuoli e di Ischia.
6 Gabriello Falloppio - Studio delle acque minerali dell'isola d'Ischia.
7 Andrea Baccio - De Thermis libri septem - Vi sono descritti i bagni d'Ischia con le loro qualità e le loro virtù.
8 Paolo Buchner - Giulio Iasolino, medico calabrese del Cinquecento che dette nuova vita ai bagni dell'isola d'Ischia, Rizzoli Editore, 1958 (edizione fuori commercio), p. 7.
9 Giulio Iasolino - De Rimedi naturali che sono nell'isola di Pithecusa..., p. 4
10 Giulio Iasolino - De Rimedi naturali che sono nell'isola di Pithecusa..., p. 116
11 P. Buchner - Giulio Iasolino, cit.
12 Giulio Iasolino - De Rimedi naturali che sono nell'isola di Pithecusa..., p. 135. L'opera di Giulio Iasolino è stata recentemente pubblicata a puntate su La Rassegna d'Ischia, Lacco Ameno (Na).

SU