Galleria
Del Monte
Gara nautica
Gardella, Ignazio
Gargiuto, Gaetano
Garibaldi, Giuseppe
Garufi, Amedeo
Gasparini & C.
Gemellaggio Ischia – Cambridge
Gemellaggio Isola d’Ischia-Isola di Aquidnek
Gemellaggio Ischia-Ortona
Gemellaggio Ischia-Vasto
Gemellaggio Serrara Fontana - Pontedera
Gemellaggio Serrara Fontana - Waldkirchen
Gemito, Vincenzo
Genala
Genovino, Giacomo
Geronda
Gerone di Siracusa
Giangrande, Alfonso
Gianturco, Emanuele
Gianturco, Remigia
Gibbons, John
E.
Gigante, Giacinto
Gilles, Werner
Giochi del passato
Giochi senza frontiere
Giorgio il Bavaro
Giornale d’Ischia, Il
Giornata del Donatore
Giornate Internazionali Vittoria Colonna
Giovan Giuseppe della Croce (San)
Giovanni da Procida
Giovanni medico
Giovanni Paolo II ad Ischia
Giovio, Paolo
Girardi, Salvatore
Giro d’Italia (ciclismo)
Giro dell’isola d’Ischia (corsa)
Girone (castrum Gironis)
Giusto, Giovan Giuseppe
Gladìolo
Golfo, Il
Grablovitz, Giulio
Grand Tour
Graziella
Gregorovius, Ferdinand
Grotta del Mago
Grotta del Mavone
Grotta della Sibilla
Gruppo Folk Ischia
Guardiola di Testaccio
Guarnaccia
Guarnieri, G. Battista Alessandro
Guevara di Guevara
Gurgitello (Bagno di)
Gussone, Giovanni
Gustavo VI Adolfo
|
Galleria
Del Monte. Creata
a Forio nel 1984 dal prof. Guglielmo Del Monte, trasformando un vecchio
casolare degli inizi del settecento nell’odierna architettura
funzionale e generosa di spazi. Vi si tengono anche conferenze e manifestazioni
culturali.
Gara nautica vinta a Roma. Il 25
maggio 1936 il battello S. Michele di Sant’Angelo d’Ischia
riportò a Roma il primo premio in una gara nautica svoltasi sul Tevere,
fra il Ponte Margherita e lo Scalo De Pinedo. Sul battello, che portava il
motto “Quis ut Deus”, i pescatori: Egidio Di Iorio fu Salvatore,
Federico Mattera di Pancrazio, Michele e Luigi Mattera fu Giuseppe, Domenico
e Giovanni Barricelli di Domenico e Alfredo Mattera di Luigi.
Gardella,
Ignazio (1901-1999). Architetto che negli anni 1950 curò una serie di
progetti concernenti a Lacco Ameno il ripristino delle Terme Regina Isabella,
la costruzione di alberghi, la trasformazione della Piazza Municipio (poi Piazza
S. Restituta) e della zona retrostante: programma in parte realizzato, in parte
rimasto allo stato di ipotesi. <<<
Gargiuto,
Gaetano (Casamicciola). Uomo politico e poeta, condusse i primi studi alla Scuola Vittoria
Colonna d’Ischia.
Durante la guerra africana combatté in Etiopia. Intensa fu la sua produzione
poetica, con la pubblicazione di vari opuscoli, in cui spesso tende a mattere
in luce le bellezze naturali dell’isola d’Ischia. Una raccolta
(37 liriche) del 1934 è appunto intitolata Isola d’Ischia. <<<
Garibaldi,
Giuseppe. (Nizza 1807-Caprera 1882). Generale e uomo politico italiano, noto
anche come “eroe dei due
mondi”, fu la più popolare figura del Risorgimento italiano. Dopo
la battaglia dell’Aspromonte venne ad Ischia per curare le ferite riportate
e a Casamicciola fu prima all’albergo delle Terme Manzi, poi
alloggiò a Villa Zavota (oggi Villa Parodi Delfino): su un
lato del viale di accesso si legge la seguente lapide: «In questa antica
Villa Zavota dopo la battaglia di Aspromonte nel giugno del 1864 risiedette
l’eroe generale Giuseppe Garibaldi». Sono a lui intitolate alcune
strade in alcuni Comuni isolani. <<<
Garufi,
Amedeo (Palermo 1919 – Napoli
2003). Scultore, da Palermo giunse ad Ischia negli ultimi anni 1940 per insegnare
disegno presso la Scuola Media G. Scotti; svolse poi alcune lezioni anche nel
Seminario. All’insegnamento univa l’attività di artista
e l’interesse per la storia locale. Svolse una intensa attività pubblicistica,
frutto di sue ricerche e studi nel campo dell’arte ischitana. Sono sue
opere scultorie: il Monumento ai Caduti nella piazza di Fontana, il bassorilievo
dell’altare di S. Restituta in Lacco Ameno, i busti di Mons. Onofrio
Buonocore e della Preside Anna Baldino Di Meglio, così come i quattro
medaglioni in gesso raffiguranti Dante, Petrarca, Carducci e Pascoli nella
Scuola Media Scotti. <<<
Gasparini & C.
Società che
distribuiva l’energia elettrica nei comuni di Ischia, Barano, Casamicciola
e Lacco, prima che nel 1960 si verificasse la nascita dell’ENEL. A Forio
e a Serrara Fontana il servizio era fornito dalla società Simeoni & Zappi
(v.). La Gasparini era una azienda autoproduttrice mediante una centrale termoelettrica
a nafta fino al 1951, con una potenza installata di circa 700KW. Nel 1951 fu
posato con il Contributo della Cassa per il Mezzogiorno il primo cavo sottomarino
con una portata di 2000 KW, cui seguirono altri due nel 1957 e nel 1959. <<<
Gemellaggio
Ischia – Cambridge. Suggellato
nel dicembre 1983 in un incontro svoltosi al Comune d’Ischia tra il sindaco
Enzo Mazzella e Alfred E. Vellucci, quale mezzo di avvicinamento delle due
popolazioni. All’ospite venne offerto un pino del vivaio comunale perché fosse
trapiantato nella sua città a testimonianza della volontà di
battersi per la pace e la concordia tra i popoli. <<<
Gemellaggio
Isola d’Ischia-Isola di
Aquidnek. Incontro tra due popoli anelanti al progresso sociale, culturale
ed economico (1967). Promotori il prof. Raffaele Sena e il dott. Renato Guerrieri,
delegato dell’ENIT, amico dell’isola. L’idea, fatta propria
dal presidente dell’EVI, Vincenzo Telese, trovò il consenso delle
sei municipalità isolane e dei sindaci Umberto Di Meglio (Ischia), Antonio
Castagna (Casamicciola), Vincenzo Mennella (Lacco Ameno), Luigi Patroni Griffi
(Forio), Vincenzo Cenatiempo (Barano), Pietro Carlo Mattera (Serrara Fontana).
Il 14 maggio nella sala del Comune di Newport, capoluogo dell’isola americana
nello Stato del Rhode Island, si tenne la cerimonia ufficiale del “people
to people”, con lo scambio delle pergamene riportanti gli atti deliberativi
dei Comuni gemellati e dei doni simbolici. <<<
Gemellaggio Ischia-Ortona. Il 30
aprile 2004 nella città abruzzese cerimonia ufficiale, con discorsi
dell’assessore Davide Conte per il Comune d’Ischia e del sindaco
di Ortona, con lo scambio di doni: veniva così suggellato un vincolo
ancorato a determinate vicende storiche. Il Comune d’Ischia vi
ha partecipato inoltre con il gruppo della ‘Ndrezzata e con
i figuranti in costume cinquecentesco del Corteo della Pro Loco Sant’Alessandro.
Gemellaggio Ischia-Vasto. Celebrato
il 7 luglio 1984 nella storica città abruzzese. A rappresentare la municipalità d’Ischia,
quale delegato del sindaco Vincenzo Mazzella, era presente Pierino De Angelis,
accompagnato da tre vigili urbani. Il gemellaggio era stato proposto dal dott.
Vittorio Morgera, direttore dell’Istituto Poligrafico dello Stato e della
Zecca d’Italia; nell’occasione fu emesso un annullo speciale figurato “Gemellaggio
Ischia-Vasto” per ricordare Vittoria Colonna e Ferrante d’Avalos. «Se
ogni pietra di Assisi parla di S. Francesco, ogni pietra di Ischia ricorda
Vittoria Colonna. A Vasto invece le pietre parlano di d’Avalos» (P.
De Angelis). <<<
Gemellaggio
Serrara Fontana-Pontedera. Celebrato
nell’ottobre 1998 con l’inaugurazione del monumento di Salvo d’Acquisto,
l’eroe di Polidoro, il carabiniere morto per salvare la vita di un gruppo
di persone, vittime della rappresaglia nazista. Presente il sindaco di Pontedera
con una rappresentanza di cittadini toscani, di membri della locale Associazione
dei Carabinieri, guidata da Antonio Mattera Ricigliano, nativo di Serrara Fontana. <<<
Gemellaggio Serrara Fontana-Waldkirchen.
Nel 1976 nacque fra le popolazioni del Comune isolano e della cittadina tedesca
un’amicizia consolidata mediante scambi culturali, volti a collaborare
per la costruzione dell’Europa. Il gemellaggio fu ufficialmente celebrato
nel giugno 1992.
Gemito,
Vincenzo (Napoli 1852-1929). Scultore e pittore, si ispirò spesso ad Ischia
per le sue opere. Fu ospite per un lungo periodo a Villa Arbusto in Lacco Ameno.
Porta il suo nome una strada nel Comune d’Ischia. <<<
Genala.
Questo nome, con cui sono denominati alcuni rioni di Forio, Lacco e Casamicciola, è da
riportare a Francesco Genala, uomo politico che, Ministro dei Lavori Pubblici
al tempo del terremoto del luglio 1883, accorso subito sul posto, molto si adoperò a
favore delle popolazioni colpite e per avviare la fase di ricostruzione. <<<
Genovino, Giacomo (Forio 1869 - Genova
1942). Conseguì vari diplomi in discipline nautiche, di cui fu anche
professore. Insegnò presso l’Istituto Nautico di Genova, e presso
la locale Biblioteca Universitaria si trovano catalogate varie sue monografie.
Geronda.
Altra denominazione della antica Ischia. La corrispondente regione, fertile e
amena, venne completamente distrutta dall’eruzione del 1302, la cui lava
di fuoco si estese da Fiaiano al mare. Tutto l’ammasso lavico è spesso
citato coi nomi di Arso e Cremato.
Oggi se ne possono scorgere poche testimonianze, in quanto nella zona si è sviluppata
una intensa attività edilizia. Ma già nel 1854 molta parte fu
trasformata in pineta su iniziativa del botanico Giovanni Gussone. <<<
Gerone di Siracusa (o
Ierone). Tiranno chiamato dai Cumani nel 474 a. C. in aiuto contro i Tirreni;
dopo la vittoria, estese il suo potere su tutta la Sicilia ed intervenne anche
nella Magna Grecia; s’impadronì dell’isola d’Ischia,
vi stabilì una
colonia, vi fondò una città, al lato occidentale della pianura
che va dal Monte Vico al Monte Imperatore, vi costruì tre forti: il
Castello, Monte Vico e Castiglione, anche se alcune congetture mancano di conferme
precise. Ma le eruzioni vulcaniche spinsero i Siracusani ad abbandonare l’isola,
come dice Strabone, e come già avevano fatto i colonizzatori euboici. <<<
Giangrande,
Alfonso (Ischia). Conseguita
la laurea in legge a Roma, entrò nell’amministrazione del Fondo
culto, divenendo espertissimo nel ramo sino a raggiungere incarichi importantissimi.
Entrò in comunicazione, come scrive O. Buonocore, con vescovi e prelati
per il dipanamento di questioni delicatissime. Tra le sue pubblicazioni: Il
Papa e la Santa Sede nel Diritto e nelle Leggi delle Guarentigie, Nuovi
aspetti del Diritto Ecclesiastico nella legislazione fascista. <<<
Gianturco,
Emanuele (1857-1907). Giurista della provincia di Potenza e uomo politico, fu
deputato e più volte
ministro. Era solito scegliere Ischia come località della sua villeggiatura,
abitando la villetta Migliaccio-Balestrieri al corso V. Colonna, una cui traversa è a
lui intestata. Molto si adoperò per lo sviluppo dell’isola. <<<
Gianturco, Remigia. Moglie dell’on.
Emanuele Gianturco (v.), con il quale molto si adoperò a favore dell’isola
e per propagandarne il nome e le bellezze. Le è dedicata una strada
nel Comune d’Ischia.
Gibbons,
John E. Comandante della base navale d’Ischia (1943-1946), nutrì un
particolare amore per l’isola, fu molto generoso e cercò in ogni
modo di migliorare le condizioni di vita della popolazione. Ebbe la sua sede
all’Hotel Belvedere
(poi Excelsior) d’Ischia. Stabilì che, dopo la sua morte, le sue
ceneri fossero sparse nel mare tra Ischia e Procida, come fu poi fatto. Il
Comune d’Ischia gli conferì la cittadinanza onoraria e nella relativa
delibera si legge: «John E. Gibbons merita tutta la stima e l’affetto
della nostra popolazione perché da una parte cercò di agevolare
i traffici interni e di migliorare sensibilmente i traffici marittimi con la
terraferma, dall’altra venne incontro ai bisogni del popolo favorendo
l’approvvigionamento alimentare, creando a Casamicciola un rest camp
o campo di riposo per le truppe che in continuo passaggio crearono tutto un
movimento commerciale di benessere del quale gradualmente si avvantaggiò il
paese e che oltre al trattamento signorile il com. Gibbons curò l’eliminazione
della disoccupazione, la sistemazione di locali da adibirsi a museo archeologico
dell’isola (nei locali sottostanti la chiesa di San Pietro ad Ischia,
ndr), la diffusione propagandistica tra le truppe alleate di opuscoli
illustrativi delle bellezze della nostra isola e ciò senza finalità alcuna
esplicativa e non per imperio del vincitore, ma per vera passione verso la
nostra incantevole isola» (testo riportato da G. Silvestri in Ischia
base navale inglese 1943-1946). <<<
Gigante,
Giacinto (Napoli 1806-1876). Pittore della Scuola di Posillipo, dipinse per lo
più paesaggi dal vero
dei dintorni di Napoli e delle vicine isole. Frequenti sono nelle sue opere
gli scorci panoramici di Ischia, dove l’artista si recava con una certa
continuità, dal 1854 al 1856. Famoso il dipinto Porto d’Ischia (acquerello
e tempera) con i lavori per la trasformazione del lago; molti studi a matita
furono compiuti nelle vicinanze del porto. A lui è intitolata una strada
nel Comune d’Ischia. <<<
Gilles,
Werner (Rheydt 1894-1961). Pittore tedesco che compì molti viaggi in Italia
(Firenze e Anacapri), Francia e Norvegia; dal 1936 al 1941 visse in Italia (Ischia,
Palinuro). Ad Ischia aveva la sua dimora a Sant’Angelo, dove era solito
trascorrere i mesi estivi, particolarmente attratto dai luoghi e dalla vita silenziosa
e tranquilla. Nella sua casa si radunavano molti altri artisti che avevano
ugualmente scelto l’isola per loro felice soggiorno. Era solito dire: «Un
fattore molto importante che, più di altri, ha contribuito a legarmi
a questa terra è il paesaggio». <<<
Giochi del
passato. I ragazzi e le
ragazze degli anni 1940/50 erano soliti divertirsi con giochi, come il «chirchio»,
il «monopattino», la «carrozzella», la «barracca», «a
nascondino», «mazza e piuzo», le «nocelle», la «campana»,
lo «schiaffo», lo «strummolo», oltre che naturalmente
al calcio con palle di pezza o un barattolo qualsiasi (in genere scalzi, perché erano
guai, se si ritornava a casa con una scarpa rotta). <<<
Giochi senza
frontiere. Manifestazione
organizzata dalla Radiodiffusione francese in collaborazione con gli organismi
televisivi dell’Italia, della Germania occidentale, e del Belgio-Lussemburgo.
L’isola vi ha partecipato due volte. Nel 1965 Ischia incontrò la
cittadina belga di Ciney e le gare locali si svolsero ad Ischia Ponte, tra
cui la “calata” dal Castello aragonese. La carovana ischitana era
guidata dall’architetto Ugo Cacciapuoti. Vinse Ciney. Nel 1971 partecipò Forio
che si batté contro la squadra di Vichy; caposquadra il prof. Vito Verde;
anche questa volta l’équipe isolana non riuscì ad aggiudicarsi
la vittoria. <<<
Giorgio il Bavaro. Oriundo della
Baviera, visse nell’eremo dell’Epomeo, dove morì in una
data che oscilla tra il 1746 e il 1754; fu sepolto nella chiesa di S. Maria
di Loreto di Forio.
Giornale
d’Ischia, Il. Nato
nel giugno 1971, per iniziativa di Franco Conte (che ne fu anche il direttore
editoriale) e di altri amici politicamente impegnati nel PSI, nella DC e nel
PLI, come Franco Postiglione, Giuseppe Mazzella, Giuseppe Brandi, Pietro Greco,
Ciriaco Rossetti. Direttore responsabile: prima Franco Postiglione e poi Giuseppe
Mazzella. Fra le tante iniziative, la campagna di sottoscrizione popolare (1973)
per ottenere le pinete libere nel Comune d’Ischia, la battaglia per la
pianificazione territoriale, l’indagine su alcuni aspetti della vita
isolana (Ischia: un Nord e un Sud) a cura di Sebastiano Conte. <<<
Giornata del Donatore. Manifestazione
introdotta nel 1986 dall’Associazione Donatori Volontari Sangue (ADVS),
sezione d’Ischia, per testimoniare un giusto riconoscimento a coloro
che si mettono a disposizione del prossimo e, al tempo stesso, per lanciare
un messaggio agli altri a fare altrettanto. La cerimonia si svolge in genere
alternativamente in uno dei Comuni isolani.
Giornate
Internazionali Vittoria Colonna.
Organizzate dal Centro Culturale Alessandro Manzoni e dal Rotary
Club, si svolsero dal 12 al 15 luglio 1990, con la direzione scientifica
del prof. Romeo De Maio, coordinate dall’ing. Franco Trani. Le Giornate
comportarono un simposio sul Rinascimento, una mostra documentaria e figurativa
su V. Colonna e Michelangelo, un corteo storico e un premio. <<<
Giovan Giuseppe
della Croce (San).
Al secolo Carlo Gaetano Calosirto, nacque a Ischia il 15 agosto 1654 e fu battezzato
lo stesso giorno nella cattedrale del Castello. A 16 anni fu accolto tra i
francescani del convento di S. Maria al Monte di Napoli. La sua vita fu una
continua ascesa verso le più alte vette della santità. Morì a
Napoli il 5 marzo 1734. Ed appunto il 5 marzo è il giorno della sua
ricorrenza. Fu annoverato tra i beati da Pio VI e santificato da Gregorio XVI
il 25 maggio 1839. Solenni festeggiamenti in suo onore si hanno tra l’ultima
domenica di agosto e l’inizio di settembre. Le sue spoglie sono state
trasferite da Napoli ad Ischia nel settembre 2003 e riposano nella Chiesa di
S. Antonio alla Mandra di Ischia Ponte. <<<
Giovanni
da Procida. Una strada in
Ischia Ponte, quella laterale interna davanti al Palazzo dell’Orologio, è intitolata
a questo personaggio. Era nipote del famoso Giovanni da Procida, autore dei Vespri
Siciliani. Secondo una tradizione la sua promessa sposa, Restituta, figlia
di Marino Bulgaro, governatore d’Ischia, fu rapita dagli uomini di un
brigantino siciliano e consegnata a Federico d’Aragona, re di Sicilia.
Giovanni, che amava perdutamente la ragazza, si mise alla sua ricerca e riuscì ad
introdursi nel palazzo dove ella era tenuta rinchiusa. Scoperto, fu condannato
a morte insieme con Restituta. Ma in loro favore intervenne l’ammiraglio
Ruggero di Lauria, che conosceva il giovane, e pertanto fece presente a Federico
che si trattava del figlio di Landolfo di Procida fratello carnale di Messer
Gian di Procida, per l’opera del quale egli era re. Così i due
furono liberati ed aiutati a ritornare nella loro patria. Giovanni Boccaccio
fece di questa storia l’argomento di una delle sue novelle nel Decameron (giorn.
V nov. VI). La via citata immette proprio in una piazza intitolata allo scrittore. <<<
Giovanni
medico figlio del medico
Gregorio. Autore di un documento del Trecento in cui, tra i bagni termali,
sono citati alcuni di Ischia: di Vico, del Castiglione, del Lago, di Citara
e di Succellario. Di questo autore non si hanno notizie sicure. «Non
possiamo né dimostrare né escludere – scrive P. Buchner – che
questo medico Giovanni sia da identificare con Giovanni da Casamicciola, medico
personale di Carlo I d’Angiò, professore primario della Università di
Napoli, Conte Palatino e Consigliere. Non esistono pubblicazioni sue e la sua
dottrina e terapia si rispecchiano soltanto nelle opere del suo famoso allievo
Arnaldo da Villanova». <<<
Giovanni
Paolo II ad Ischia. Il 5
maggio 2002 si è avuta la visita pastorale del Papa, il quale ha trascorso
quasi l’intera giornata sull’isola. Alle ore 10 è atterrato,
con un elicottero partito dal Vaticano, all’eliporto di Casamicciola,
da dove si è portato tra la folla festante al Piazzale aragonese di
Ischia Ponte per la solenne celebrazione della Santa Messa. Al termine il Santo
Padre ha sostato nell’Episcopio e nel primo pomeriggio ha raggiunto in
auto il Piazzale del Soccorso a Forio, per l’incontro con i giovani.
Dopo il discorso, i giovani hanno emesso la professione di fede. Canti e suoni
hanno accompagnato il particolare momento. Al termine il Pontefice da Casamicciola è ripartito
per Roma. Lapidi commemorative sono state disposte nei luoghi in cui si sono
svolte le manifestazioni più significative. <<<
Giovio, Paolo (Como
1483-1552). Medico e prelato (nominato vescovo di Nocera nel 1528), fu soprattutto
cortigiano, uomo di mondo e viaggiatore. Negli anni 1527/28 si trovava a far
parte, come altri letterati, della corte d’Ischia sul Castello e forse
fu indotto da Vittoria Colonna a glorificare la vita di Ferrante d’Avalos.
Ad Ischia, dove si ritirò per qualche tempo dopo il Sacco di Roma del
1527, scrisse soprattutto i Dialoghi, uno sui generali famosi, il secondo
sugli eruditi e il terzo sulle donne più celebri. Nelle prime pagine
del terzo è descritto il luogo delle conversazioni, cioè l’isola
d’Ischia: posizione, vegetazione, gli scogli detti “delle regine” sparsi
intorno (forse il Fungo). Da Ischia egli narrò anche le vicende della
battaglia navale di Capo D’Orso. <<<
Girardi, Salvatore. Presidente del
Consiglio Provinciale, fece costruire la litoranea Casamicciola–Lacco
affidandone l’esecuzione all’ing. Mellucci, come ricorda una lapide
nel versante di Casamicciola sotto l’ex Pensione Morgera: anno di inaugurazione
1926. Portano il suo nome a Casamicciola un tratto del lungomare che conduce
verso Perrone, a Lacco la piazza nota anche come Capitello.
Giro d’Italia (ciclismo).
Nel 1959 il Giro ciclistico d’Italia ebbe ad Ischia il suo avvio con
una tappa a cronometro lungo il difficile circuito isolano, dove il pur noto
ed esperto in gare contro il tempo Jacques Anquetil non riuscì ad imporsi.
La vittoria fu del palermitano e sorprendente Antonino Catalano. Positivi furono
i commenti della stampa su questa nuova esperienza. <<<
Giro dell’isola d’Ischia (corsa).
Gara nazionale su strada, aperta solo ai tesserati della FIDAL delle categorie
seniores, juniores, allievi, organizzata dal 1978 dall’Atletica Isola
d’Ischia.
Girone (castrum
Gironis). Toponimo con il quale si fa riferimento al Castello e che viene spesso
riportato al tiranno Gerone di Siracusa, in quanto si riteneva che questi sull’isolotto
avesse impiantato il suo quartiere militare. Ma oggi gli studiosi concordano
nel pensare che la sede del presidio siracusano sia stata sull’acropoli
di Monte Vico. La denominazione Girone è del periodo altomedievale,
derivata da “girus” per il fatto che si poteva girare attorno;
circostanza creatasi verso la fine del I sec. d. C. a causa del fenomeno tettonico
che produsse il distacco dall’isola grande. <<<
Giuochi,
Andrea. Romano di nascita ma isclano di adozione, visse a Casamicciola e nel
1884 pubblicò il
testo Ischia dalla sua origine fino ai nostri giorni, in cui sono
riportate molte notizie dirette sui terremoti del 1881 e del 1883. <<<
Giusto, Giovan Giuseppe (Ischia 1908-1966).
Uno dei pionieri degli albergatori d’Ischia. Nel 1926 iniziò la
sua attività con l’Hotel Conte, nel 1939 aprì l’Hotel
S. Pietro sull’omonima collina. Nel 1954 fu la volta dell’Hotel
Giusto al Corso V. Colonna.
Gladìolo (Gladiolus
inarimensis Guss.
- Fam. Iridacee). Pianta bulbosa perenne, endemica dell’isola d’Ischia,
con foglie nastriformi lunghe e fusto appiattito, alla cui sommità compaiono
i fiori di colore rosa tendente al rosso. Fu studiata e descritta da Giovanni
Gussone nel 1854, che le diede l’appellativo “inarimensis” dal
nome classico d’Ischia, Inarime. <<<
Golfo, Il. Giornale
quotidiano (prima esperienza nell’isola d’Ischia che pure è sempre
stata florida di iniziative editoriali) fondato nel maggio del 1989 e diretto
da Domenico Di Meglio, del quale rappresentava il culmine di una già lunga
attività e presenza nel campo dell’informazione, sia locale, sia
nazionale come corrispondente. Esso venne a sostituire “Il Settimanale
d’Ischia”, nato sul finire degli anni 1970, su cui trovavano spazio
sport, cronaca, politica. Ne furono primi collaboratori coloro che avevano
appunto contribuito alle fortune di quest’ultimo: Antonio Pinto, Leonardo
Commitante, Paolo Mosè, Giovanni Sasso, Maira Majello, Ciriaco Rossetti. «Il
Golfo, scriveva Di Meglio, vuole svolgere un duplice ruolo: essere un supporto
alle attività economiche e sociali delle isole che, da oggi, hanno a
disposizione uno strumento di comunicazione che è sempre mancato, e
scuotere i cittadini, spingerli ad acquisire una coscienza civile per non accettare
sopraffazioni e vessazioni, per rivendicare un ruolo attivo nella comunità».
Nel 1994 il giornale cominciò a sperimentare l’esperienza di vendita
insieme con il Tempo di Roma, poi continuata con il Roma di
Napoli. Nel 2000 la testata è stata ceduta al Roma, ma la
produzione giornalistica continuava e continua ad essere della stessa direzione
e redazione attraverso la Cooperativa Giornalisti Locali d’Ischia. Molte
le iniziative promosse nel corso degli anni, a carattere sia umanitario, sia
promozionale, culturale, ricreativo. <<<
Grablovitz, Giulio
(Trieste 1846-Casamicciola 1928). Fondatore e direttore dell’Osservatorio
Geofisico, la cui costruzione fu decisa nel 1885. Ideò la vasca
sismica, che ancora oggi si può vedere nelle sale dell’Osservatorio,
per registrare le onde sismiche. Confinatosi da se medesimo e per la vita nell’isola,
diede prestigio ad un ramo nuovo della scienza. I suoi apparecchi sismici,
presentati all’Esposizione di Milano nel 1906, furono premiati con medaglia
d’oro. <<<
Grand Tour. Denominazione
riferita al grande movimento di viaggiatori stranieri, specialmente del Nord
Europa, che furono attratti dalle terre del Sud, oltre che dalle città d’arte,
a partire dal XVII secolo. In tale contesto enorme interesse suscitava anche
la visita alle isole del Golfo di Napoli (Capri, Ischia, Procida), per la quale
vengono spesso raccontate le difficoltà della traversata. Ischia si
proponeva sia per le sue acque terapeutiche che per le sue bellezze naturali
e gli aspetti naturalistici, come isola vulcanica; e l’evento che maggiormente è presente
nelle descrizioni di questi ospiti è l’escursione al monte Epomeo.
In virtù di tale fenomeno cominciò a svilupparsi l’allestimento
delle prime strutture alberghiere, se così possiamo dire, considerando
che nel tempo l’isola non sarà più soltanto una meta occasionale
inserita in un circostanziato e preciso viaggio, ma una località di
grande richiamo, tant’è che nel 1883 la calamità del terremoto
colpirà anche un grande numero di ospiti che qui trascorrevano
le loro vacanze o vi facevano le cure termali. Sul Grand Tour che coinvolse
l’isola d’Ischia dal XVI secolo alla fine del 1800 Paolo Buchner
ha fornito un’ampia documentazione nel libro Gast auf Ischia che,
dopo due edizioni in lingua tedesca, ha visto nel 2002 l’edizione in
lingua italiana, pubblicata dall’Editrice Imagaenaria col titolo: Ospite
ad Ischia, Lettere e Memorie dei secoli passati (traduzione di Nicola
Luongo). Un lavoro che con sapienza amalgama il materiale ritrovato a riflessioni
storiche e naturalistiche; un’opera totale, summa di tutte le descrizioni
tramandateci nei racconti di tanti viaggiatori ed ospiti. <<<
Graziella. Personaggio dell’omonimo
romanzo di Alphonse de Lamartine (v.) per la cui identificazione sono state
effettuate varie ricerche sia a Procida che a Napoli dagli studiosi, tra cui
mons. Pasquale Polito, autore di specifiche pubblicazioni al riguardo.
Gregorovius, Ferdinand (1821-1891).
Storico tedesco, autore di una voluminosa Storia della città di
Roma nel Medioevo. Scrisse anche un libro di viaggi (Anni in giro
per l’Italia), in cui, pur essendo stato varie volte ad Ischia,
non offre alcuna descrizione dell’isola.
Grotta del Mago. Grotta
che si apre sulla costa sud-orientale dell’isola, tra Punta del Lume e
Punta Parata, e che si trova citata spesso con altri nomi: Grotta di Terra, Grotta
del Tisichiello, Grotta del sole. I pescatori un tempo vi si
rifugiavano per ripararsi dalla pioggia e dicevano di aver visto un vecchio
gigantesco, con chioma e barba fluenti, seduto su una delle rocce della grotta.
Sembra che si sentissero anche voci misteriose. «In essa si incontrano
forme di vita che necessitano di oscurità. A soli cinque metri di profondità la
grotta si estende in senso orizzontale nella roccia per circa settanta metri.
Vi si trovano forme madreporiche molto particolari e un pesciolino quasi preistorico,
l’Anphiosso, che si ritiene abbia generato forme di vita terrestre. Ci
si può andare in barca fino a un certo punto e poi in apnea» (da
un’intervista a Franco Savastano in Sub n. 2/1984). <<<
Grotta del
Mavone. Nella omonima
cala alle falde del bosco di Campotese. L’antro incassato nella roccia
presenta tre ingressi; l’interno basso, improvvisamente si assottiglia,
si strozza in un profondissimo cunicolo che corre per centinaia di metri. Non
si tratta di una grotta preistorica né fu scavata dall’uomo, ma
si è prodotta da sé, per la caduta di pomici e lapilli che si
staccano di continuo da ogni lato. «Esplorai nel 1958 la grotta, assieme
con un giovane speleologo di Catania; camminando curvi, a luce di candela e
di pila, raggiungemmo quasi il fondo dello speco (100 m. circa), quivi s’assottigliava
tra le pomici come una tana. L’ingresso invece era ampio; sul lato sinistro
si vedevano mucchi di ossami di buoi, residui del contrabbando di carne, operato
durante l’ultimo conflitto mondiale» (Pietro Monti). <<<
Grotta della Sibilla. Presso il lido
del Castiglione in Casamicciola Terme si trova quella che è detta la
Grotta della Sibilla, qui rifugiatasi perché perseguitata dal tiranno
Aristodemo, ma vi era già solita venire, attratta dalle acque minerali
e dalle stufe medicamentose. Essa manifestava i suoi vaticini sulle foglie
degli alberi aggrinzite dal sole e inzuppate di acqua e, secondo la leggenda,
avrebbe qui annunziato la venuta del Redentore.
Gruppo Folk
Ischia. Nacque come complesso
musicale nel 1971 sotto il nome di Mic Macs. Nel 1974, dopo aver studiato
alcuni pezzi popolari napoletani, assunse la nuova denominazione, partecipando
a vari spettacoli. Dopo una tournée a Parigi, dove rappresentò l’Italia
al Salone Internazionale delle Vacanze, iniziò a studiare i canti folk
isolani. Componenti: Guerino Cigliano, Cecilia Trani, Pasquale Mazzella, Peppe
Cervera, Michele Migliaccio, Franco De Angelis, Lello Pilato, Cosimo De Felice,
Augusto Cortese. <<<
Guardiola di
Testaccio. Costruita su un picco, il Pizzone, nel corso della seconda guerra
mondiale da italiani e tedeschi: c’erano cannoni e mitragliere. Meraviglioso
punto panoramico. <<<
Guarnaccia. Vitigno che fa parte
essenziale della mescolanza con il Per’ e Palummo per ottenere
il classico rosso d’Ischia. Vitigno pregiato e coltivato da epoca remota
nell’isola. Sinonimi: Uarvaccia, Cannamelu (S.
D’Ambra).
Guarnieri, G. Battista Alessandro
(Ischia 1664-1714). Fu medico e clinico eccellente e ottenne la cattedra di
Istituzioni di medicina nel 1695 all’Università di Napoli, dove
ebbe tra i suoi discepoli Francesco Buonocore, futuro protomedico del Regno
di Napoli e fondatore del Casino sul lago d’Ischia. Nel Ragguaglio
storico-topografico si legge di lui: «Giovan Battista Guarnieri,
dottissimo medico e filosofo, gran fisionomista che dalla vista e dalla fisionomia
conosceva li mali ignoti ed interni; ed era un faticoso ed esperto chimico,
il quale teneva li suoi laboratori sotto il palazzo del Duca della Corra. Egli
nacque il 1° di novembre dell’anno 1664 e morì nell’anno
1714, causa per cui li suoi vasti talenti e la sua scienza e dottrina non poterono
avere de spacci in beneficio della repubblica letteraria e del pubblico vantaggio.
Le sue dissertazioni, che giunsero alla luce ed alle mani de’ dotti medici,
furono sempre lette con sorpresa ed ammirazione». <<<
Guevara di
Guevara. Nipote di quell’Inico
che venne dalla Spagna con gli Aragonesi e che partecipò con Alfonso
alla conquista del Regno e fu marchese del Vasto, poi Gran Siniscalco del Regno.
Nominato Cameriere del re, nel 1454, è verosimile che si trovasse di
frequente ad Ischia al seguito di Alfonso, nel tempo che nella cittadella era
Lucrezia d’Alagno, e facesse così erigere di fronte al Castello
la minore fortificazione quadrata: né a tempo posteriore essa può attribuirsi,
ché la sua architettura è quattrocentesca; e se Guevara non fu
egli stesso duca di Bovino, Don Giovanni, suo figlio, nel 1464, comprò la
città di Bovino, messa all’asta, e ne fu primo duca: onde il nome
attribuito in seguito alla torre (Gina Algranati). <<<
Gurgitello (Bagno
di). Rinomata acqua termale di Casamicciola. Iasolino dice che dei bagni d’Ischia «questo
ha primamente provato e felicissimamente esperimentato». Il suo nome è fatto
derivare da “piccolo gorgo” e su di esso il De Quintiis nel suo
poema Inarime intrecciò una ovidiana mitica metamorfosi. Sulle
acque del Gurgitello e del bacino idrografico circostante sono sorti vari stabilimenti. <<<
Gussone, Giovanni (1787-1866). Botanico
di corte al tempo del re Ferdinando II di Borbone, dedicò particolare
studio alla vegetazione dell’isola, oltre a dare vita alle pinete di
Ischia e di Fiaiano. In una sua opera (Enumeratio plantarum vascularium
in insula Inarime sponte provenientium vel oeconomico usu passim cultarum,
1854) descrisse quasi mille specie di piante della macchia mediterranea da
lui trovate lungo i versanti e le coste dell’isola, alcune rare e presenti
soltanto in questi luoghi, in genere nate spontaneamente.
Gustavo VI Adolfo (Stoccolma 1882-1973).
Re di Svezia dal 1950, fu ospite di Testaccio con tutta la sua famiglia presso
l’allora Pensione Casa Antica (poi Hotel St. Raphael) che era
di proprietà di uno svedese, il sig. Hamrin, molto appassionato di questa
località.
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