Convegno - Napoli
è anche altro
Si è svolto nel Teatro di Corte di Palazzo
Reale il convegno Napoli è anche altro che ha segnato
la cerimonia di apertura delle Settimane del verde.
di Carmine Negro
La mancanza di una seria pianificazione urbanistica
che ha ridotto negli ultimi decenni il verde di Napoli a pochissimi
metri quadrati per abitante ha portato a dedicare proprio al verde
della città l'iniziativa ARFACID 1994.
L'Arfacid, l'Associazione tutta napoletana per la ricerca fondamentale
ed applicata sul cancro, l'invecchiamento e le malattie degenerative,
da tempo si occupa dei problemi della salute dell'uomo e delle condizioni
di vivibilità complessiva. Il presidente Vincenzo Zappia ricorda
che, mentre il verde a Londra è di 24 mq per abitante, ad Amburgo
di 50 mq e a Boston addirittura di 117 mq, a Napoli si va da uno a
cinque, a seconda delle zone. Da qui la necessità di valorizzare
quelle aree di gran pregio che sfidando carenze e omissioni si sono
ben conservate: l'Orto Botanico, la Riserva Naturale degli Astroni,
la Villa Floridiana, la Villa Pignatelli, il Bosco di Capodimonte,
i giardini nascosti del centro storico.
A moderare gli interventi è stato chiamato il giornalista Antonio
Ghirelli che nell'introduzione ha ricordato come questo convegno cada
in un momento delicato per la città che ha una nuova amministrazione
e che si trova di fronte ad un passaggio decisivo per la sua resurrezione;
ci sono speranze e ci sono risorse e queste risorse riguardano la
cultura, l'arte, le scienze, ma il problema fondamentale della città
è quello del lavoro. Si tratta quindi di capire come la rivalutazione
del patrimonio umanistico e scientifico della città che ha
3000 anni di storia, un enorme patrimonio culturale e grosse risorse
di fantasia, intelligenza e creatività, può aiutare
a risolvere l'altro problema della città: la disoccupazione.
Per il soprintendente De Cunzo, dopo secoli di progressivo abbandono
del centro storico che ha portato al degrado delle case per mancanza
di manutenzione e di restauro, vi è in questi ultimi anni una
forte volontà di rientro nel cuore della città. Per
rendere vivibile il centro cittadino è necessario sviluppare
i servizi, operare interventi di consolidamento strutturale, procedere
al recupero e alla manutenzione di giardini pubblici e privati.
"In un momento in cui sembra prevalere solo la pur giusta critica,
la sottolineatura degli aspetti negativi della nostra città
- ricorda Zappia - vogliamo fornire un contributo di verità
testimoniando anche altre realtà". Da qui il nome dato
al convegno: "Napoli è anche altro".
"Come operatore della ricerca scientifica in ambito bio-medico
- continua Zappia - posso testimoniare senza tema di essere smentito
che poche aree di ricerca in Europa vantano una messe così
consistente di risultati scientifici. Centinaia sono i gruppi di ricerca
e non c'è nessun importante progresso nazionale o internazionale
di cooperazione scientifica dai quali i nostri laboratori siano esclusi.
Non solo Napoli della camorra e della corruzione, quindi, ma anche
Napoli della ricerca e della cultura di cui essere giustamente orgogliosi".
E le testimonianze non sono mancate; prima fra tutte quelle dei due
rettori, il prof. Fulvio Tessitore dell'Università Federico
II e il prof. Domenico Mancino della Seconda Università degli
Studi di Napoli.
A portare il saluto dell'Accademia Nazionale dei Lincei, che ha patrocinato
l'iniziativa "Le Settimane del verde", c'era il prof. Chieffi,
il quale si è così espresso: "La nostra attenzione
è prevalentemente rivolta al mondo animale minacciato dalla
continua estinzione di specie, ma solo pochissime persone sono informate
su ciò che riguarda le piante, anch'esse poste di fronte ad
una gravissima crisi di estinzione di gran lunga maggiore di quella
del mondo animale. L'itinerario offerto da queste "Settimane
del verde" è molto attraente e servirà a illuminare
i vari aspetti del mondo delle piante per apprezzarne la loro fondamentale
importanza per la vita: la vita senza le piante sul nostro pianeta
è impossibile".
Il sindaco Antonio Bassolino ha ringraziato gli organizzatori per
la manifestazione ed ha illustrato il nuovo impegno dell'Amministrazione
comunale per la valorizzazione delle risorse della città: risorse
ambientali, culturali ed umane. Superando divisioni di competenza
che portava a paralisi amministrative e facendo un investimento di
fiducia nei cittadini, si è riusciti ad aprire molte di quelle
strutture della ricostruzione per anni inspiegabilmente chiuse come
il parco Taverna del Ferro di S. Giovanni a Teduccio.
Il sindaco ha annunciato ancora l'apertura, in occasione del G7, di
una prima parte del parco archeologico di Posillipo: la grotta di
Seiano, la villa di Pollione, il Teatro Romano antico che sarà
il nucleo costitutivo, nei prossimi anni, di un più grande
parco archeologico ambientale che da Posillipo dovrà comprendere
il parco della Rimembranza e guardare fino a Bagnoli.
E a Bagnoli - ripete Bassolino - bisogna fare una scelta coraggiosa;
su quei 500 pregiatissimi ettari è necessario costruire un
grande parco, il più grande parco di Napoli.
Dopo un intervento musicale del gruppo Symphonia Ensamble, la cerimonia
è terminata con la visita al giardino pensile, al giardino
Italia e al giardino romantico di Palazzo Reale, illustrata da Mimma
Sardella, Direttrice di Palazzo Reale.
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